Dire che sono emozionato è poco.

Avere l’onore di ricevere una critica al proprio lavoro da parte di una persona di spessore come la Dott.ssa Anna Maria Bonavoglia, è davvero un onore per me. Per chi non la conosce, lei, in modo leggero e scherzoso, di descrive così:

Anna Maria Bonavoglia è nata a Taranto, ma vive e lavora a Torino, dove si occupa di gatti, contabilità, scrittura e sogni, non necessariamente in questo ordine. Ha pubblicato tre romanzi e inoltre racconti sul Giallo Mondadori e su Urania e in numerose antologie .. Avrebbe voluto fare la sarta come sua nonna, ma non essendoci riuscita si diverte a tessere storie, trame e parole.”

…in realtà è molto altro, ma la sua riservatezza la porta a dire poco di Lei ed io non posso svelare molto di più, anche perchè creare un pò di curiosità alla fine è bello e lascio a voi un ulteriore ricerca…

Prima di condividere con Voi le sue parole, la vorrei ringraziare pubblicamente per il tempo che mi ha voluto dedicare e per le bellissime parole che ha voluto esprimere su uno dei miei progetti che ritengo essere il più importante della mia Vita, essendo dedicato ad una persona che fà parte della mia vita da quasi quarant’anni, Vasco, accompagnandomi con le sue canzoni in momenti belli e a volte anche meno belli della vita, ma senza il quale forse non sarei riuscito, in qualche occasione, a superare gli ostacoli che la vita ci riserva!

Grazie di cuore Anna Maria Bonavoglia!

 

“L’arte ha un suo linguaggio segreto, che solo la sensibilità riesce a captare, a modellare, a cesellare.

In uno scambio spesso creativo di sensazioni che non ha bisogno di parole, ma si nutre e cresce di pura essenza.

Massimo Masu, tempiese, è un artista che declina il suo intimo sentire, il suo bisogno di condividere la bellezza che scava l’anima, attraverso la fotografia.

E’ da molti detto il Signore degli Sguardi, perché è proprio nei ritratti, e ancora e più negli occhi, negli sguardi fatti di luce e di ombre delle sue modelle, che il fascino del suo immortale messaggio si ancora al più profondo sentire dell’ osservatore, e lì germoglia in puro incantato stupore.

Perché come saggiamente ci dissero gli Antichi, che ogni cosa già sapevano, è l’occhio lo specchio dell’anima.

Quindi gli sguardi catturati e resi di puro cristallo attraverso l’arte di Massimo Masu, sono una discesa nel nostro io profondo ed una risalita verso la gloria della perfezione.

Ma l’arte ha mille voci e segue sentieri sconosciuti e misteriose strade. E quando l’estro creativo dell’uno si incontra danzando nell’aere celestiale , con la musica, che è la forma di arte che usa non solo la mente o il suono, ma il vibrare dell’anima per comunicare con il mondo, ecco, quando il Signore degli Sguardi ha incontrato, in un momento di estasi pura che solo il vero artista ha il dono di poter provare, le canzoni di Vasco, il sommo, che ha accompagnato generazioni di sogni e di sognatori lungo il cammino della vita, ecco che … cosa puo’ nascere da due strutture creative perfette, se non la perfezione più assoluta?

Vasco canta e ha cantato l’amore e le donne, le sue eroine, le sue compagne, le sue muse. Ha dato loro dei nomi, ha narrato brevi luminosi squarci delle loro vite, rendendole paradigmi per innumerevoli menti.

E Massimo Masu, da sempre appassionato di musica e ammiratore di Vasco Rossi, ha raccolto come un fiore ogni nota, ogni canzone, ogni donna cantata dal Blasco, e l’ha immortalata anche attraverso la sua arte. La fotografia.

Nasce così il progetto Le Donne di Vasco. Nato da un’illuminazione, dal desiderio di rendere omaggio a Vasco                         e alle sue donne, e così volto dopo volto, foto dopo foto, nome dopo nome ha preso forma, incanto.

Sguardo.

Un lavoro attento e innamorato, con la musica potente sempre in sottofondo, ecco che Jenny ci guarda, ah quello sguardo. E poi ma quella è Albachiara, la riconosco, sento le note echeggiare nell’ aria. E poi Toffee, Laura, e Sally. Oh Sally.

Schivo come ogni grande artista Massimo Masu ha completato il suo progetto, dieci tasselli di un mosaico musicale , e li ha donati al mondo, per condividere il suo sentire.

Ed un giorno, per caso? Ah Dei che vi celate, silenti, dietro il velo del fortuito, perché l’umano non sospetti il vostro intervento… Un giorno una delle foto della collezione delle Donne di Vasco vene presentata in una collettiva milanese e un giornale , racconta della foto e dell’intero progetto. E , no, non certo per caso, lo stesso Vasco Rossi ha modo di leggerne, e di condividerne sui propri profili social la notizia.

Ecco il perfetto cerchio che si chiude, rivelandosi essere un magico anello fatto di luce, di musica , di sguardi.

Un viaggio, tra le Donne di Vasco da non perdere, per riconoscersi negli sguardi catturati e cristallizzati da Massimo Masu, per risentire nel cuore le canzoni e i moniti del Vasco, e per perdersi, eternamente giovani, in un fiume di sensazioni che non hanno età.”

                                                          Anna Maria Bonavoglia