Massimo Masu nasce a Tempio Pausania il 3 Luglio 1974. La passione per la fotografia gli viene trasmessa dal padre, con il quale, in camera oscura, apprende le prime nozioni di un mondo che lo affascina da subito. All’età di 13 anni eredita dal padre, scomparso prematuramente, la sua prima reflex con la quale inizia a sperimentale e apprendere le basi di quella che per lui diventerà una ragione di vita: la fotografia.
Il primo corso lo frequenta all’età di 17 anni, già in quell’occasione si denota che Massimo Masu ama la ritrattistica femminile, con la quale sperimenta le nozioni apprese e inizia a fare i conti con quelle che sono le dinamiche che avvengono tra modella e fotografo: cercare di trasmettere alla modella il tuo pensiero affinché lei possa interpretare al meglio ciò che tu vuoi rappresentare attraverso di lei.
Questo modo di coinvolgere le proprie modelle, fa si che Massimo Masu riesca a realizzare immagini che vanno oltre la semplice bellezza. Nei suoi progetti fotografici racconta emozioni personali o interpreta situazioni che la modella stessa vive e si affida a lui per raccontare un determinato momento della sua vita.
La sua prima esposizione personale nel 2015 con “Metamorfosi”.
Racconta, con l’aiuto di Giovanna Brigaglia, i cambiamenti che ognuno di noi vive durante le fasi di una giornata, che poi in realtà rappresentano la nostra intera esistenza.
Nel 2017 presenta “Le scelte”, storia di una ballerina, Erika Ponti, che dopo anni trascorsi a sognare di danzare, a impegnarsi nel farlo, si è trovata nella condizione di dover scegliere, una scelta obbligata che ha dovuto percorrere.
Il 2018 è il momento di uscire dagli schemi interpretando, in immagini, “Gioconda” canzone del Litfiba, con la presenza di Licia Bianco, che interpreta in modo esemplare la protagonista cantata da Piero Pelù, con lo scatto centrale mozzafiato che la ritrae con un cuore in mano.
Il 15 Settembre 2018 espone il progetto su gli “Stati d’animo”, lavoro che lo vede impegnato per quasi due anni per la realizzazione. Progetto che mette in luce la sensibilità di Massimo Masu, con il quale si racconta, realizzando immagini che rappresentano momenti della propria vita. Per questo lavoro, la scelta delle modelle è stata molto delicata, perché ognuna di loro non ha interpretato una parte ma ha rappresentato il proprio stato d’animo. Massimo Masu ha colto e raccontato attraverso di loro le proprie sensazioni ed emozioni. “ Non si può rappresentare il senso di colpa se non lo si prova, non puoi rappresentare l’insicurezza o lo smarrimento se non lo vivi”. In tutti i progetto di Massimo Masu è tangibile la ricerca di mettere in primo piano gli stati d’animo e le emozioni che ognuno vive e affronta nella propria vita.
Dal 2018 collabora con la Maxottantottoedizioni curando la veste grafica delle copertine dei libri. Nel 2019 realizza la veste grafica del Fulardo AmuRa, nato dall’ incontro con l’artista Francesca Bellu e i suoi gioielli PaneOro. Nel Fulardo AmuRa, Massimo Masu prendendo dei particolari dei gioielli di Francesca, ha realizzato attraverso figure geometriche un immagine che trasferita su della Seta di Como ha dato vita ad un prezioso Fulardo.
Nel 2020 realizza il progetto de “Le donne di Vasco”. L’idea gli viene dopo il concerto di Modena Park del 1 Luglio 2017. Vuole raccontare con immagini 10 delle donne che Vasco ha cantato nelle sue canzoni. La scelta delle modelle, non avviene attraverso un casting, ma Massimo Masu cerca anche questa volta di lasciarsi guidare da sensazioni e alchimie che lo portano a sentire chi può essere la persona giusta per ogni Canzone. Questo progetto è un modo per dire Grazie a Vasco Rossi che in varie occasioni, con la sua musica, lo ha aiutato a reagire e affrontare le difficoltà che la vita ci pone davanti, ma anche accompagnato in momenti belli e gioiosi.
Nell’Ottobre 2020, dopo l’incontro con la Dott.sa Elisa Bergamino, partecipa a ‘Lights for the FUTURE’ – Mostra d’Arte Contemporanea on-line de “IL CORRIERE DELL’ARTE”, a cura di Virginia Colacino, direttore del Corriere dell’arte.
L’esposizione ancora visibile sul sito del Corriere dell’arte, raggruppa artisti da tutto il Mondo. Il 27 Ottobre 2020 il Dott. Gastone Ranieri Indoni gli dedica una attenta critica sul suo operato accompagnata da una foto tratta dal progetto le “Donne di Vasco”, che raffigura la protagonista della canzone “Sally”.
Il 14 Ottobre 2021 partecipa, presso la Galleria ART.U’ di Vicenza, a : “Arte : rappresentazione di verità celate”, Mostra d’Arte contemporanea. Presenta due immagini che fanno parte di un progetto in fase di realizzazione, composto da 9 scatti dove racconterà un percorso attraverso la sua città, Tempio Pausania, dove vive, posto che ama e che ha voluto portare “fuori” fino a Vicenza.
Il 20 Gennaio 2022 partecipa a Milano, presso la Galleria Spazio Porpora, a “SEGNO FORMA COLORE” Mostra d’arte contemporanea. Qui presenta un anteprima assoluta del progetto Le Donne di Vasco, portando un unica opera, che rappresenta una delle donne di Vasco, “Gabri” , dell’omonima canzone.
Il 25 Gennaio 2022 Vasco condivide sulla sua storia di Instagram, l’articolo de la Nuova sul Progetto “Le donne di Vasco” presente a Milano in Galleria Spazio Porpora.
Il 14 Marzo 2022 la Dott.sa Anna Maria Bonavoglia, gli dedica una accurata critica sulle immagini del progetto” Le donne di Vasco”.
L’8 Maggio 2023 Vasco condivide sulla sua storia di Instagram, (per la seconda volta), l’articolo de la Nuova sul Progetto ” Le donne di Vasco” che sarà presente a Roma presso la Galleria Area Contesa Arte.
Dal 20 al 31 maggio 2022 presso la GALLERIA AREA CONTESA ARTE presenta una seconda anteprima del progetto Le Donne di vasco, portando “Sally”.